L’horror del 2017

L’horror è un genere che da tanto tempo si da per morto, ma ogni anno ci regala qualche titolo di buon livello. In questi quasi 4 mesi di 2017 abbiamo già avuto pellicole interessanti. Vediamo un po’ le uscite italiane.

Apre il 2017 un film importante, Split, che conferma il ritorno di Shyamalan all’horror dopo il film dell’anno scorso The Visit. E possiamo anche dire che il regista conferma tutte le sue qualità, lasciando la sua firma negli istanti finali del film che preludono a un ritorno a breve.

Segue Incarnate, di Brad Peyton,  in cui il dottor Seth Emper, che ha la capacità di entrare nella mente delle persone possedute per liberarle dagli spiriti parassiti, viene incaricato dal Vaticano a intervenire nel caso di un bambino posseduto, Cameron. Lo spirito maligno potrebbe essere lo stesso a cui da la caccia da sempre, Maggie, responsabile della morte della moglie e del figlio in un incidente di auto e della perdita dell’uso delle gambe.
Il film non ha ricevuto critiche molto favorevoli, non riuscendo a distaccarsi dai soliti schemi dei film di esorcismi, anche partendo da una figura originale di esorcista.

A sorpresa è arrivato nelle nostre sale The Autopsy of Jane Doe, titolato semplicemente Autopsy, il film di André Øvredal che vede due medici legali, padre e figlio, alle prese con la morte misteriosa di una giovane donna. Durante la autopsia faranno scoperte terrificanti.
Il film ha un ottimo primo tempo, durante il quale vengono raccolti i dati dell’autopsia che fanno nascere mille interrogativi circa la morte della giovane e un secondo tempo con meno ritmo in cui interviene il fattore paranormale. Comunque un titolo da vedere assolutamente, uno dei più interessanti dell’anno.

Poi sono arrivati i pesi massimi, che probabilmente non hanno sfondato, Underworld: Blood Wars, Resident Evil: The Final Chapter e The Ring.
The Ring è una sorta di remake in cui cambiano solo i personaggi e la videocassetta sostituita da un file informatico veicolato su internet, che probabilmente non aggiunge nulla alla saga che già conoscevamo. La pellicola è comunque accreditata di un discreto finale e di alcune scene ben fatte.

Le altre due pellicole trascinano stancamente le rispettive saghe alla loro conclusione, si spera.

Continua nella prossima puntata 🙂

In arrivo in Italia Autopsy (The Autopsy of Jane Doe)

the_autopsy_of_jane_doe-posterM2 Pictures ha annunciato per l’8 marzo, l’uscita nelle sale italiane di Autopsy (The Autopsy of Jane Doe), il thriller sovrannaturale del norvegese Andrè Øvredal.
Il film è ambientato all’interno di un obitorio della Virginia, dove padre e figlio dovranno effettuare l’autopsia sul cadavere di una sconosciuta rinvenuto in una cantina scena di un crimine.
Il film è una delle pellicole più interessanti del 2016, con una gran prima parte e un secondo tempo che non riesce a tenere il passo. Comunque da vedere assolutamente, straconsigliato.

Tommy Tilden (Cox) è un esperto medico legale e gestisce con suo figlio Austin (Hirsch) un obitorio in Virginia. Un giorno lo sceriffo del posto arriva con un caso di emergenza, il cadavere di una donna sconosciuta ritrovato in un seminterrato a seguito di un pluriomicidio. Sembra un caso come tanti, ma nel corso dell’autopsia i due professionisti vengono man mano turbati da nuove, terrificanti scoperte. Il corpo della donna è perfettamente conservato all’esterno, ma all’interno è stato smembrato e rimangono segni di cicatrici e bruciature, come se fosse stata vittima di un orribile e misterioso rituale di tortura. Mentre padre e figlio cercano spiegazioni scientifiche plausibili a queste scoperte raccapriccianti, cose sempre più inspiegabili sembrano succedere nell’obitorio…

The Autopsy of Jane Doe – Recensione

the_autopsy_of_jane_doe-posterThe Autopsy of Jane Doe è il primo film in lingua inglese girato dal regista norvegese André Øvredal, noto per Troll Hunter del 2010.
Il film è stato presentato il 9 settembre 2016 al Toronto Internationale Film Festival dove ha ottenuto il secondo posto al Premio del pubblico; è stato giudicato miglior film al Fantastic Fest di Austin e ha preso il Premio speciale della giuria al Festival internazionale del cinema fantastico della Catalogna. E’ stato distribuito nelle sale statunitensi il 21 dicembre.
Il film comincia con la polizia sulla scena di un efferato e misterioso massacro avvenuto nella periferia di una piccola città della Virginia.
Nel seminterratto viene trovato un cadavere semisepolto di una giovane donna, apparentemente non correlato ai cadaveri del piano di sopra.
Il cadavere non ha segni sul corpo, chi è? come è morta? cosa ci faceva lì? Tutte domande a cui la polizia ha fretta di trovare risposte portando il corpo all’obitorio locale gestito dal burbero vedovo Tony Tilden (un grande Brian Cox) coadiuvato dal figlio Austin (Emile Hirsch).
I due si mettono subito a lavoro cercando indizi che facciano capire cosa sia successo alla giovane. Immediatamente i Tildens notano alcune stranezze, gli occhi sono di un grigio lattiginoso, la lingua è recisa, i polsi e le caviglie spezzate all’interno, cicatrici e tagli interni e una mosca esce strisciando dalla sanguinante narice.
La prima metà del film segue la struttura di un procedural con i medici legali che attraverso le loro routines cercano di determinare la causa della morte e mettere insieme i pezzi del misterioso puzzle. Ogni corpo ha un segreto – recita il sottotitolo – e quello di Jane Doe cerca di raccontare la sua di storia.
E’ anche la parte migliore del film, l’atmosfera si fa sempre più inquietante man mano che che i due scendono in profondità ai misteri del corpo che anche se immobile diventa protagonista assoluto del film. Grande prestazione di Cox che da spessore all’anziano Coroner, ancora turbato per la perdita della moglie. La telecamera indugia spesso sul suo volto e riesce a cogliere le espressioni di sorpresa e terrore che seguono a ogni scoperta all’interno del corpo. La tensione è gestita molto bene e aumenta con l’andare avanti dell’autopsia spingendo a formulare ipotesi su quale possa essere la verità che Jane Doe nasconde.
Poi all’improvviso la pellicola volge al paranormale, spiazzando un po’ lo spettatore. Qui convince meno e nonostante qualche trovata convincente scivola nel già visto e nel prevedibile con un finale forse scontato.

The autopsy of Jane Doe – Ogni corpo ha un segreto

Uno degli ultimi horror importanti dell’anno è il thriller di André Øvredal The Autopsy of Jane Doe, uscito nelle sale americane proprio oggi. In occasione dell’uscita è stato diffuso il poster definitivo che trovo molto bello.

Il film racconta di due medici legali, padre e figlio, che devono identificare il corpo di una vittima senza causa apparente di morte. Nel tentativo di identificare la giovane e bella Jane Doe, scoprono segreti terrificanti

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The Autopsy of Jane Doe – Clip

Il thriller di André Øvredal “l’autopsia di Jane Doe” in uscita il 21 dicembre, sta riscuotendo ovunque critiche entusiaste.

Il film segue due medici legali, padre e figlio, che ricevono una vittima di omicidio misterioso senza apparente causa di morte. Nel tentativo di identificare la giovane e bella Jane Doe, scoprono indizi sempre più bizzarri che detengono la chiave dei suoi terribili segreti